La corsa di Israele: gli arrivi spingono gli investimenti sul ricettivo

Una crescita a doppia cifra negli arrivi turistici dalla Penisola, 72 collegamenti aerei a settimana per l'estate e la partenza del Giro d'Italia a maggio: Israele ha tutte le carte in regola per candidarsi tra le destinazioni top del 2018.

"Abbiamo chiuso il 2017 con una crescita in tutti i settori - conferma Avital Kotzer Adari, direttore dell'ente del turismo israeliano in Italia -: gli arrivi internazionali sono aumentati del 25% e quelli italiani hanno fatto un balzo del 26%".

Un trend che sembra proseguire anche per il 2018, visto che nel solo mese di gennaio i connazionali volati in Israele sono stati il 43% in più rispetto all'anno precedente.

Aumentano di pari passo gli investimenti sull'offerta ricettiva, anche grazie al piano del Ministero del Turismo che mette sul piatto 40 milioni di euro in donazione agli imprenditori per la costruzione di 2.570 camere in 35 progetti in tutto il paese.

Oriana Davini

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