La Louisiana in Italia: “Ecco i nostri punti forti””

“La nostra offerta è davvero eterogenea e ricca”. Billy Nungesser, lieutenant governor della Louisiana, ha introdotto così il suo Stato presentando a Milano, al Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, la sales mission Italy del Louisiana Tourism Office, il Paese culla del jazz e del blues, che celebra nel 2024 l’Anno della Musica.

“Il mercato italiano è il quarto in Europa e il nono nel mondo - ha spiegato il console generale Douglass Benning - e il nostro obiettivo è incrementare i flussi dalla Penisola sia per le affinità che ci uniscono, dal calore dell’accoglienza alla qualità del cibo, sia perché vogliamo far conoscere tutto lo Stato, una delle destinazioni americane più ricche di cultura, tradizioni e natura, con tante città da scoprire, non solo New Orleans”.

A sottolineare l’impatto del turismo negli Stati Uniti è stato Curt Cottle, senior policy advisor: “I numeri parlano di 76 miliardi di dollari, che sono destinati a crescere fino a 90 miliardi”.

“Le attrazioni in Louisiana non mancano - ha proseguito Nungesser -. Imperdibili, il sito archeologico Patrimonio Unesco di Poverty Point, 21 parchi nazionali, 19 scenic road che si snodano tra villaggi, paesaggi inviolati e spiagge selvagge che affacciano sul Golfo del Messico. Tante attività da fare lungo il Mississipi River, fermandosi nei jazz club per provare la cucina Cajun e i cocktail Louisiana Style. Senza dimenticare oltre 400 feste all’anno (incluso il Mardi Gras a Carnevale)”.

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