Il commento del direttore
Remo Vangelista
La ‘climate tax’ che il governatore delle Hawaii Josh Green vuole introdurre per i turisti costerà 25 dollari.
Dibattuta da tempo, la proposta di legge prevede una tassa una tantum per aiutare a finanziare la conservazione e il ripristino delle risorse naturali in tutto lo stato di Aloha.
Come riporta Travelmole, le richieste di finanziamenti per mitigare i danni derivanti dall’overtourism sono diventate più forti dopo gli incendi di Maui dello scorso anno. I legislatori hanno chiesto un’azione immediata per affrontare i danni all’ambiente, visto che le Hawaii che attirano quasi 10 milioni di turisti ogni anno.
Si prevede che un recupero completo dell’ecosistema di Maui costerà almeno 6 miliardi di dollari e richiederà anni. L’anno scorso, i legislatori non sono riusciti ad approvare una ‘green fee’ di 50 dollari per l’accesso dei turisti ai parchi statali e alle aree costiere delle Hawaii.
“Rinnoverò i nostri sforzi per introdurre una tassa sul clima per aiutarci a tenere sotto controllo i terribili impatti del cambiamento climatico”, ha detto Green.
Le entrate generate dalla tassa sul clima frutterebbero circa 68 milioni di dollari all’anno. Il disegno di legge stabilisce che i fondi così generati saranno destinati a misure di prevenzione degli incendi e delle inondazioni, nonché alla conservazione della barriera corallina.
“Raccogliamo la tassa dai viaggiatori. Questa tariffa modesta è di gran lunga inferiore alle tasse di soggiorno o ad altre tasse che i visitatori pagano da anni in altri luoghi” ha chiuso Green.
Se venisse approvata, la tassa sul clima sarebbe la prima di questo tipo negli Stati Uniti.