Turismo, il post elezioniLe reazioni del comparto

A pochi giorni dalle elezioni, e mentre iniziano a ‘girare’ i primi nomi per il dicastero del Turismo, le associazioni di categoria fanno sentire la propria voce, ricordando al Governo che verrà la situazione del comparto e la necessità di interventi da tutti ritenuti urgenti.

“Al nuovo esecutivo chiediamo innanzitutto di risolvere con urgenza il problema dei costi energetici per evitare che tante strutture siano costrette a chiudere i battenti” dice Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, dall’assemblea dell’associazione.

Ma non si ferma a questo. “Un altro aspetto importante, da affrontare nell'immediato, è rivedere la tassazione sul lavoro nel settore turistico che è troppo alta e per tante imprese divenuta insostenibile. Infine al Governo che verrà mi preme ricordare che abbiamo bisogno che il settore sia al centro della sua azione e che venga mantenuto un Ministero che abbia con le Regioni una cooperazione di primo livello e sappia dettare la politica nazionale del turismo”.

Aperti al dialogo per aiutare il comparto è, invece, la posizione di Fto. “Al di là delle opinioni di ciascuno - commenta il presidente della Federazione Turismo Organizzato Franco Gattinoni -, le urne ci hanno restituito un esito chiaro. Non possiamo che salutare con favore l’eventuale scenario di stabilità che ne deriva e che consentirebbe una pianificazione delle azioni e degli interventi a favore del settore turistico; in particolare del turismo organizzato”.

Fra le questione che Fto mette in fila davanti al nuovo esecutivo, interventi sul fisco per incoraggiare gli investimenti, la lotta all’abusivismo, la regolazione delle compagnie aeree low cost, gli stimoli per sostenere la spesa delle famiglie, il riassetto degli ammortizzatori. “Quest’estate – dice ancora Gattinoni - abbiamo presentato al nuovo Parlamento un corpus di proposte che aspettano solo di essere discusse e approvate. Ora ci aspettiamo dalla classe politica che sia davvero vicina ai ceti produttivi, dimostrando per il turismo quella sensibilità che il comparto merita, dato il suo peso nell’economia italiana”.

Anche Maavi interviene, attraverso un post della sua presidente Enrica Montanucci su Facebook, per ricordare che “ora è tempo di mantenere subito le promesse e gli impegni. Ci aspettiamo rispetto e risposte. E concretezza”.

Montanucci entra nel merito anche sul Ministero: “Se sarà nuovamente la Lega al nostro Ministero che sia almeno qualcuno che di turismo ne sa – dice la presidente -. E che rispetta il turismo organizzato. E che sappia dialogare con noi. Sappiamo tutti chi dovrebbe essere. Così come ci auguriamo tutti chi non dovrebbe essere. Staremo a vedere”.

Intanto, dal toto-ministri uscito martedì mattina su Il Messaggero sembra uscire un nome piuttosto inaspettato per il Ministero, quello di Daniela Santanché.

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