La svolta 'green' della Gran Bretagna. Si riparte, dai trasporti all’accoglienza

Effetto Cop26 sulla Gran Bretagna. Conclusa a Glasgow l’ultima Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici, il Regno di Elisabetta II imbocca la via del turismo verde. “Più della metà degli europei e ben il 66% degli italiani - spiega Sophie Dinsdale, international travel trade manager di VisitBritain - preferisce oggi acquistare da compagnie impegnate nella mitigazione del Climate Change, mentre 3 su 5 pensano alla sostenibilità e all’ambiente nella programmazione delle vacanze”.

In risposta a questa crescente esigenza, la Gran Bretagna può contare su oltre 2mila attività in grado di fregiarsi dei più alti standard ecologici, la metà delle quali distribuite in Inghilterra, ma con picchi anche nelle Highlands scozzesi (200) e fra i fiordi a ovest di Glasgow (150).

“Nel 2022 sarà inoltre consegnata la nuova flotta di treni di Avanti West Coast - aggiunge Dinsdale - disponibili per tutto il Regno Unito sia in versione elettrica che mista, ma con l’obiettivo di azzeramento delle emissioni fossili entro il 2031. Nel parco nazionale Lake Distric, è invece possibile muoversi grazie a una flotta di auto elettriche integrate alla ferrovia”.
E per educarsi alla cultura green viaggiando, il primo riferimento è l’operatore TYF Adventure.

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