Il viaggio di #TTGPeople:Settemari e le sue anime

La sua nuova vita è iniziata tre anni fa, con l’acquisizione da parte di Uvet, ma la sua storia si fonda nei gloriosi anni ’80, sotto il segno di Mario Roci e della Torino della Fiat. Sarà per questo che visitando gli uffici di Settemari, da cui riprende il viaggio di #TTGPeople nelle aziende del turismo italiano dopo una lunga sosta a Roma, si scopre un’azienda che, per citare una formula in voga per descrivere coloro che anagraficamente hanno superato i 30 anni, si potrebbe definire ‘giovane con esperienza’.

Perché la realtà di via Pinerolo 17 - che con circa 90 dipendenti macina 98 milioni di fatturato - ha già vissuto molte vite e racchiude in sé anime diverse: quella della nuova era Uvet e quella di chi ha conosciuto l’era Roci. Quella di chi ha iniziato dal booking, per poi diventare product manager, o ancora di chi ha fatto nascere Amo l’Oriente, trasformandola poi in Amo il Mondo.

Trasparenza
Anime che coesistono serenamente in un ambiente che ha scelto di privilegiare l’immediatezza dei rapporti umani, il confronto “orizzontale” e “trasparente” tra i dipendenti e i reparti aziendali, spiega l’amministratore delegato Ezio Birondi, il cui ufficio, non a caso, è nel cuore del tour operator, accanto a chi costruisce il prodotto.

Dialogo e confronto
Ogni dipendente è pienamente consapevole dei processi lavorativi e dei compiti dei suoi colleghi. Una dinamica che concede all’operatore di concentrarsi sul prodotto e l’assistenza alle agenzie piuttosto che al turn-over continuo. “Se gli uffici si parlano, non c’è bisogno necessariamente di mettere una risorsa in più”, dice Birondi.

Ci si muove, così, con le proprie sensibilità e i retaggi culturali ed esperienziali, verso un obiettivo comune: la costruzione di un prodotto trasparente, da veicolare esclusivamente al fianco delle agenzie, che rappresentano ancora il canale privilegiato dell’operatore.

Valorizzazione delle competenze
Nel frattempo, si valorizzano le singole figure professionali, consentendo a chi ha la passione per i viaggi di coltivarla, accrescere le sue competenze a 360 gradi e fare carriera. Come nel caso di Martino Dotti, entrato dieci anni fa in azienda come promoter e ora nominato sales manager, dopo una lunga carriera sul campo, faccia a faccia con le agenzie.

Il racconto continua con foto e curiosità su #TTGMagazine, nel numero in uscita il 10 febbraio.

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