Beppe Pellegrino, una vita di sfide

Quel che subito colpisce di Beppe Pellegrino (nella foto) è la sua sincerità. Dote rara in generale, ma ancor di più in un settore che, come quello del turismo, tende a mettere in risalto false qualità e finte imprese mai compiutamente realizzate.

Una sincerità che all’inizio può sembrare supponenza, ma che in realtà riflette l’atteggiamento di chi, sul lavoro come nella vita personale, ha affrontato tante battaglie. A cominciare dalle molte sfide professionali raccolte in ambito turistico, con una carriera iniziata in Club Vacanze e I Grandi Viaggi e proseguita in Bravofly, in The Residence Hotel Company e nel Gruppo Uvet, fino ad approdare da poco meno di un mese nelle fila del Gruppo Bluvacanze.

Una voglia di cambiare e di non fermarsi mai che lo ha portato a riconsiderare la vita con i suoi invitabili ‘fuori programma’, compresa la malattia, in modo diverso, traendo insegnamenti ancora vivi.
E sono proprio quegli insegnamenti che lo hanno portato a scrivere un libro, ‘Qualcosa ci inventiamo!’, per sostenere il comitato Ricerca contro le Leucemie.   
"La malattia è un mezzo che ti permette di aprire cassetto dei ricordi - spiega -. Io ne ho approfittato per raccontare senza tristezza episodi buffi che mi sono capitati in giro per il mondo".

Oggi Pellegrino si lancia un una nuova sfida, questa volta al timone della nascente divisione Resort di Going. Un compito importante anche se lui, con la consueta semplicità, lo definisce “Un nuovo capitolo della mia vita, dove spero di poter dare un contributo grazie all’esperienza che ho maturato nel settore alberghiero”. E nella vita.

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