Ota Viaggi sulla Sardegna: “Continuiamo a crederci”

Il Mare Italia resta un “bene rifugio nei momenti difficili, simile ai lingotti d’oro durante la crisi economica”: la filosofia di Domenico Aprea, direttore generale di Ota Viaggi, evidenzia la volontà di crescere e continuare a investire su un prodotto di valore, lanciando addirittura un nuovo logo per sottolineare l'italianità del marchio. Anche in un momento in cui il fatto essere fortemente concentrati sulla Sardegna potrebbe portare a qualche difficoltà in più a causa della carenza di voli, resa più acuta dalla messa in liquidazione di Air Italy.

La strategia dei prezzi
“Gli albergatori sardi hanno compreso che l’effetto coronavirus potrebbe tradursi in un incremento di prenotazioni verso le destinazioni di prossimità e in questo senso occorre una corretta pianificazione dei prezzi per evitare eccessi immotivati. Come operatore fortemente concentrato sulla regione ci sentiamo in grado di incidere in quest’ambito, grazie anche alla proficua collaborazione con alcuni partner alberghieri molto forti sul territorio”.  
Certo, l’impasse di Alitalia e la debacle di Air Italy creeranno non pochi problemi sul mercato, anche perchè il prossimo 16 aprile scadrà la proroga della continuità territoriale aerea e la Regione non ha ancora trovato una formula che possa essere accettata dall’Unione europea.
Ma Aprea non perde le speranze: “In Italia alla fine si riesce sempre a trovare una via d’uscita e sono certo che anche questa volta il problema si risolverà. Diamo fiducia ai commissari di Alitalia, che stanno lavorando bene. Chiediamo tuttavia che in futuro si lavori sul medio e lungo periodo, in modo tale da poter pianificare per tempo le attività di tour operating sulla Sardegna”.

Obiettivo sui volumi
A rafforzare la certezza che il Mare Italia resti un prodotto competitivo, giunge l’analisi di Mario Aprea, direttore amministrativo e finanziario del t.o. “Il segreto per  crescere e fare margini è quello di fare grandi volumi con un occhio attento ai prezzi. Nel 2018 – un anno record -  abbiamo fatturato oltre 92 milioni di euro e lo scorso anno abbiamo ottenuto un leggero aumento. L’obiettivo 2020 è quello di consolidare i numeri in linea con l’ultimo biennio, mantenendo un valore medio pratica che attualmente si aggira fra i 2mila e i 2mila 500 euro”.

Un'avventura lunga oltre 30 anni
E l’avventura di Ota Viaggi, cominciata oltre 30 anni fa su un prodotto difficile e facilmente disintermediabile come il Mare Italia, dimostra che si può fare azienda in modo diverso. Reinvestendo i guadagni e strutturando una società dove “Non c’è nessuno che arrivi da altri operatori perché chi ha cominciato con noi sta proseguendo la collaborazione da anni”. Parola di Massimo Diana, direttore commerciale in azienda da ormai 20 anni.

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