Michele Serrascrive a Di Maio: 'Difenda il buon nome dell’Italia'

Ha preso carta e penna per difendere l’immagine del nostro Paese. Michele Serra, presidente del Quality Group, ha deciso di scrivere una lettera aperta a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, dando voce a un sentimento che in questi giorni sta serpeggiando fra i molti imprenditori italiani, del turismo e non solo.

Un sentimento che parla di credibilità, di stima e di fiducia nei confronti del nostro Paese che rischia di essere disperso.


“Onorevole signor ministro, mi rivolgo a Lei anche a nome dei mille imprenditori del turismo (e non solo) italiano; in trent’anni ho costruito centinaia di rapporti di amicizia e stima con tanti Paesi stranieri. In questi giorni drammatici e concitati c’è un aspetto che mi ha colpito profondamente, umiliandomi, e di cui Lei non può non farsi carico: il mondo intero ci tratta come degli appestati e ci respinge alle frontiere, considerandoci alla stregua di barbari immondi e sottosviluppati.

In pochi giorni il patrimonio enorme di stima e fiducia che tutti noi abbiamo costruito in settant’anni è andato in frantumi per una sbagliata rappresentazione della realtà dei fatti.

Persino il Congo, flagellato da una epidemia mortale di Ebola, ci respinge alle frontiere.

Com’è potuto succedere questo? Come avete potuto permettere che venisse infangato il buon nome del nostro popolo e della sua affidabile operosità?

NON PERMETTA CHE QUESTO DANNO INCANCELLABILE ALLA NOSTRA IMMAGINE COMPROMETTA IL NOSTRO FUTURO  PIÙ DI QUANTO NON LO FACCIA IL DANNO OGGETTIVO.

La prego, signor Ministro: coinvolgendo fattivamente il nostro meraviglioso corpo diplomatico, si adoperi con ogni mezzo per cancellare da subito il vulnus inferto alla nostra immagine.

Ne va del nostro futuro".

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