Corte Ue su Uber: "Servizio di trasporto, serve licenza come per i taxi"

Una vera e propria società di traporto, che come tale deve rispondere alle normative vigenti in ciascun Paese dell’Unione europea. Con queste parole l’avvocato generale della Corte Ue Maciej Szpunar ha espresso il suo parere su Uber, a seguito della causa mossa da un’associazione di tassisti spagnola.

Nell’attesa che la Corte europea pronunci la sua sentenza, che potrebbe cambiare definitivamente le sorti della app nel Vecchio Continente, l’avvocato ha reso nota la sua posizione.

Secondo Szpunar, si legge sul Corriere.it, l’applicazione non deve essere considerata come una normale piattaforma digitale, bensì come società di trasporto al pari dei taxi, con obbligo quindi di licenza e di attenersi alle regole presenti nei singoli Stati.

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