Vettori francesi in rivolta: il governo aumenta la tassa Chirac

Il governo francese ha approvato un provvedimento che non farà la gioia delle compagnie aeree: il rincaro, a partire dal 2014, della cosiddetta 'tassa Chirac' sui biglietti aerei.

Creata nel 2005, l'imposta è nata come aiuto agli Stati più poveri ed è applicata ai voli in partenza dalla Francia e non a quelli in arrivo, a meno che il Paese d'origine del velivolo non la preveda. La somma raccolta viene devoluta principalmente all'organizzazione internazionale Unitaid, che distribuisce fondi per la lotta contro l'Aids,la tubercolosi e la malaria nei Paesi in via di sviluppo.

Allo stato attuale i passeggeri in economy pagano un euro sul prezzo del biglietto, quelli in business 10 euro. L'aumento previsto per il 2014 dal Comitato interministeriale per la cooperazione e lo sviluppo internazionale è del 12,7 per cento: un rincaro considerevole, considerato che la tassa non era mai stata ritoccata dall'anno della sua creazione.

Un incremento che ha scatenato la reazione dei vettori, che denunciano la disparità di trattamento fiscale rispetto agli altri mezzi di trasporto, che non sono soggetti a questa imposta.

Inoltre, nonostante il fatto che la tassa Chirac sia stata adottata da diversi Paesi europei, l'aumento riguarderà soltanto la Francia, penalizzando le già indebolite compagnie del Paese.

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