Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se leggessimo che Tui sta per comprare Alpitour? Se ci giungessero voci che Alitalia si sta fondendo con Ryanair? Se avessimo saputo che Msc e Costa si stanno spartendo Welcome, Geo e Bluvacanze? Boom, tutte balle!! Certo, fake-news che impiegheremmo un secondo a gettare via nel cestino, sbuffando. Però è di notizie false e tendenziose, quando non assurde o stupide, che si nutrono molti dei canali che ormai consultiamo quotidianamente, anzi, costantemente, grazie a social e smartphone. Eppure, sulle riviste di settore, ovvero su newsletter e magazine dedicati a noi addetti ai lavori, di fake-news se ne leggono poche, o nulla.
Per questo l’appello di Luca Caraffini, ripreso dal direttore di questa testata, merita un plauso. “Ci siamo dimenticati di mostrare la nostra vicinanza ai giornali e ai loro impiegati, ovviamente a quelli del settore turistico” posta su Facebook l’amministratore delegato di Geo. “Ci sono sempre serviti per far conoscere i nostri progetti, per informarci e per avere tutte le novità del settore”.
Informazioni (corrette) e notizie (vere) hanno un valore, un grande valore. Perché formano giudizi, diffondono consapevolezza, creano conoscenza. Anche presso coloro che non lavorano nel turismo: sapete quanti finanziari, quanti revisori dei conti, quanti investitori leggono queste note, e gli articoli ospitati da questa testata e dalle altre? Chissà quanti business sono nati perché quella catena alberghiera ha buoni bilanci o quella nuova compagnia aerea ha alti tassi di riempimento, o quel t.o. sta crescendo a due cifre, anno su anno...
In tempi nei quali le balle (che fa più figo chiamare fake-news, ma sempre balle rimangono...) hanno diffusione mondiale e cambiano il destino delle nazioni, contare su un’informazione corretta è un privilegio del quale noi “turistici” dovremmo essere più consapevoli. E grati.
P.S. Se poi Ryanair si fonde veramente con Alitalia, mi rimangio tutto quello che ho scritto.