Tre miliardi per Alitalia

Una dote da tre miliardi di euro. Probabilmente attraverso Cassa Depositi e Prestiti. È stato un annuncio a sorpresa quello fatto dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli nel tracciare la rotta di quello che sarà il piano di rilancio di Alitalia. Un piano ancora non definito in tutti i contorni (c’è da chiarire il nodo alleanze in primo luogo), ma che ora riesce a dare alla compagnia maggiori certezze.

I primi dettagli
Grazie agli aiuti economici in arrivo dall’Europa, si legge sul Messaggero di oggi, lo Stato riuscirà a girare una cifra importante in direzione del vettore utilizzando la leva di una delle controllate di riferimento. Sembra ormai scartata l’ipotesi delle Ferrovie dello Stato, con la quale non sono però escluse per il futuro quelle sinergie ipotizzate nel precedente tentativo di fare nascere la nuova Az, in campo potrebbero scendere due soggetti del calibro di Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti, entrambe già impegnate in campo turistico in Italia; e la seconda al momento sembra essere la favorita.

Confermati i 92 aerei in flotta (12 dei quali affidati a Cityliner per il corto raggio), nella nuova Alitalia non ci sarà spazio per il settore handling, per il quale erano arrivate proposte di acquisto e quindi dovrebbe essere ceduto. L’organico dovrebbe aggirarsi intorno alle  settemila unità, quindi al netto degli addetti handling ci saranno comunque degli esuberi vista la flotta ridotta rispetto a quella attuale.

Affitto
La nuova Alitalia partirà con la formula dell’affitto di aerei, piloti e hostess dalla vecchia Alitalia per sei mesi. Tempo considerato necessario per completare le altre operazioni fondamentali per avere le spalle robuste per il futuro: in primis la questione delle alleanze.

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