Medio Oriente con il fiato sospeso, le mosse delle compagnie di crociera

Dopo il lancio, da parte dell’Iran, di 15 missili contro le basi Usa in Iraq il settore delle crociere sta monitorando da vicino le tensioni politiche in atto in Medio Oriente. Royal Caribbean, che al momento ha la Jewel of th Seas in partenza da Dubai, ha dichiarato a TTG Media che i suoi security team stanno tenendo sotto controllo la situazione nella regione, lavorando con le autorità per garantire la sicurezza e il comfort dei passeggeri e dell’equipaggio. La compagnia, comunque, è in diretto contatto con i clienti e provvederà ad avvisarli nel caso in cui fossero necessarie modifiche al programma.

Cunard non cambia i piani
Dal canto suo Cunard ha dichiarato che l’approdo a Dubai da parte della Queen Mary 2 sarà effettuato come previsto, anche se la compagnia sta “prendendo in considerazione tutti gli ultimi aggiornamenti sulla situazione” ed è pronta a modificare gli itinerari se fosse opportuno.

Identica la posizione di Fred Olsen Cruise Lines, il cui portavoce ha detto che è in atto, da parte della compagnia, un monitoraggio costante della situazione. “La sicurezza degli ospiti e dell’equipaggio rimane la nostra massima priorità - ha aggiunto -, pertanto siamo pronti a variare i nostri percorsi e a informarne i clienti”.

Negli ultimi giorni anche Msc Crociere ha intensificato la vigilanza sulla regione del Golfo. “Stiamo consultando gli organi ufficiali e siamo in costante contatto con le autorità locali e internazionali - ha aggiunto un portavoce della compagnia -.
Fino ad ora, però, non abbiamo ricevuto alcuna informazione che ci dia motivo di modificare i nostri itinerari o di annullare le escursioni a terra. Le nostre navi da crociera navigheranno come da programma e seguiranno gli itinerari pianificati”.

Priorità alla sicurezza dei passeggeri
Anche la Clia fa della sicurezza dei viaggiatori la priorità numero uno. “Le linee di crociera Clia - spiega una nota dell’associazione - si stanno coordinando con le forze dell’ordine dell’area e con gli organi ufficiali per condividere e ricevere informazioni, in modo da garantire il massimo livello di sicurezza per ogni itinerario”.

In caso di problemi, aggiunge la nota, le navi hanno la facoltà di modificare i loro itinerari per evitare aree di potenziale rischio.
Clia ha riferito che 370mila crocieristi hanno visitato il Medio Oriente nel 2018, con una decina di navi che effettuano regolarmente soste nell’area.

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